Patriota italiano. Intrapresa la carriera ecclesiastica, abbandonò il
convento di San Giovanni in Galdo in seguito all'accusa di aver fatto avvelenare
un confratello. Iscrittosi alla Carboneria, fu uno dei promotori della sommossa
verificatasi a Nola nel 1820; venne inviato in missione in Sicilia, allo scopo
di diffondere le idee della società segreta, e in Piemonte e in
Lombardia, per tentare di stringere accordi con i patrioti. Dal 1821, dopo la
restaurazione del regime assoluto, fu esule prima in Spagna, poi in Inghilterra
(dove scrisse una
Storia della rivoluzione del 1820, acquistata e
probabilmente distrutta dal Governo di Napoli) e infine negli Stati Uniti (Nola,
Napoli 1783 - Filadelfia 1861).